Ciò in cui è riuscito Eddie Speranza, ieri sera, non è stato eliminare la criminalità a Udine e neppure ottenere la chiusura dei centri di accoglienza per profughi minori non accompagnati. Ha fatto, qualcosa di molto più importante: ha fatto calare il velo dell'ipocrisia politica udinese. Ha smascherato Federico Malignani che fin dalla prima ora è sempre stato ottimo interlocutore del primo cittadino e del suo assessore ai servizi sociali Stefano Gasparin. Ha dimostrato l'incapacità del centrosinistra di lavorare per la sicurezza tanto è il timore di perdere il sostegno degli ultimi immigrati con diritto di voto. Ha fatto capire che la politica è distante anni luce dai cittadini e i cittadini sono distanti anni luce dai politici. Chi è sceso in piazza non ha protestato contro i profughi e i clandestini ma ha protestato contro l'inefficienza delle istituzione preposte alla sicurezza. L'ultima immagine del sindaco Alberto Felice De Toni, quella che è diventata tragicamente virale, ossia un uomo impacciato con una fascia tricolore su dei mutandoni e una maglieta sudaticcia, ritrae al meglio la guida di questa città.
