Sul proprio profili Facebook, fino ad oggi, si legge: Segreteria del Gruppo consiliare Fratelli di Italia presso Consiglio regionale Fvg. Nel 2018 dalle pagine del Messaggero Veneto si legge : "Bela Metolli, una blogger di origini greche trapiantata a Spilimbergo, ha creato una pagina Facebook: in cinque anni oltre 500 mila iscritti. “Consigli delle mamme” è un cult: centinaia di messaggi al giorno per avere “aiuto”. Dopo un'esperienza come o.s.s. Bela Metolli si appassiona sempre più alla politica avvicinandosi a Fratelli di Italia e candidandosi nel 2018 alle comunali di Spilimbergo a sostegno del sindaco patriota Enrico Sarcinelli riportando 16 preferenze. E' stata assunta alle dipendenze della Regione Autonoma Friuli Venezia ai sensi dell’art. 4 e ss. della l.r. FVG 28 ottobre 1980, n. 52 (Norme per il funzionamento dei gruppi consiliari) con contratto di lavoro a tempo determinato nella categoria D, posizione economica D1, a far tempo dal 5 settembre 2023 e sino alla durata della legislatura, per prestare la propria attività lavorativa in qualità di unità di segreteria del gruppo consiliare regionale di Fratelli di Italia.
L’assunzione della medesima è avvenuta a mente dell’art. 5, comma 1, n. 2-bis e dell’art. 7-bis della l.r. citata ovvero a seguito di proposta nominativa del Presidente del gruppo consiliare Claudio Giacomelli trasmessa al Presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin, ai fini dell'inoltro per l'esecuzione all'Amministrazione regionale.
La signora Betolli non ha, dunque, partecipato ad alcun concorso/selezione pubblica, non era già dipendente regionale o comandata da altra Pubblica Amministrazione, ma è stata scelta “fra estranei” alla Pubblica Amministrazione e indicata, per l’appunto, dal gruppo consiliare di Fratelli di Italia Fvg.
Si tratta di tipologia di assunzione che, ancorché informata al criterio dell’intuitu personae, che, come tale, lascia ampi margini di autonomia nella relativa individuazione al Gruppo consiliare interessato, richiede, però, necessariamente il possesso di minimi ed imprescindibili requisiti da parte del soggetto interessato. Viene, infatti, pur sempre in rilievo l’assunzione presso una P.A. (la Regione), comunque soggetta al rispetto dei principi costituzionali di imparzialità e buona amministrazione, e i cui oneri sono posti a carico del bilancio della Regione, le cui risorse, pur con i temperamenti richiesti dalla particolarità della fattispecie che qui rileva (ai quali ha, peraltro, già provveduto il legislatore regionale), devono essere impiegate per finalità di pubblico interesse. Finalità che possono ritenersi soddisfatte solo laddove il soggetto individuato dal gruppo consiliare interessato soddisfa i requisiti ineludibilmente richiesti per l’assunzione che lo riguarda. “Per accedere alle categorie del ruolo unico regionale è necessario possedere (...) titoli di studio richiesti per l’accesso ai posti da ricoprire” (art. 4, comma 1, lett. e) ovvero il diploma di laurea secondo il previgente ordinamento o la laurea di primo livello o specialistica in base a quello attuale per tutti i profili professionali della categoria D e il diploma di scuola secondaria di secondo grado per tutti i profili professionali della categoria C. Tuttavia Bela Metolli è risultata priva non solo del titolo di studio imprescindibilmente richiesto per accedere alla categoria D, in cui è stata originariamente inquadrata e che rivestiva, nuovamente, al momento dell’adozione del provvedimento, a seguito della sua assegnazione, a far tempo dal 1° agosto 2024, alla segreteria del Presidente di una Commissione consiliare ai sensi dell’art. 13, comma 9, della l.r. 27 dicembre 2013, n. 23, come da richiesta dello stesso (decreto del Direttore del Servizio gestione giuridica del personale n. 33420/GRFVG dd. 10 luglio 2024 e conseguente patto aggiunto n.2278/GRFVG del 23 luglio 2024), ma – parrebbe - anche di quello per accedere alla inferiore cat. C, in cui era stata inquadrata a far data dal 1° ottobre 2023 a seguito di richiesta del Presidente del gruppo consiliare interessato, che aveva comportato, per l’appunto, la conseguente modifica dell’originario contratto di lavoro della medesima, da part time a tempo pieno, nonché dell’inquadramento, dalla cat. D alla cat. C (decreto del Direttore del Servizio gestione giuridica del personale n. 42283/GRFVG dd. 19 settembre 2023 e conseguente patto aggiunto n. 2532/GRFVG del 21 settembre 2023 al contratto in quel momento in essere). Le verifiche esperite presso il MIUR dall’Amministrazione regionale in ordine al titolo di studio dichiarato dalla signora Betolli ai fini dell’assunzione (Laurea in Scienze del Turismo – Indirizzo economico aziendale, rilasciato dall’Istituto universitario di studi e ricerche sul turismo di Caserta, che, nella dichiarazione sostitutiva di certificazione resa, ha ricondotto alla classe L-15 – vedesi all. 008-7 fascicolo doc. Regione FVG) hanno, infatti, consentito di accertare che il “sedicente Istituto universitario in questione “non risulta essere una istituzione universitaria riconosciuta e accreditata dal Ministero secondo la vigente normativa e che pertanto non è abilitato a rilasciare titoli universitari aventi valore legale in Italia”. Inoltre, la documentazione dimessa dall’interessata depone non solo per la mancanza in capo alla stessa del titolo di studio per l’accesso alla cat. C, nella quale – come si è visto – era stata per alcuni mesi inquadrata, ma finanche per quella di un valido titolo di studio spendibile in Italia per l’accesso alla cat. B, dato che la medesima ha avviato, appena in data 14 aprile 2025 (ovvero a decadenza dall’impiego già da tempo decretata) un’informale interlocuzione con un destinatario, che – come opportunamente osservato dalla difesa della Regione – è, allo stato, sconosciuto, volta ad ottenere l’equipollenza del titolo di studio della licenza media conseguita pressouna scuola albanese con il titolo italiano della terza media. A questo punto sono in molti a chiedersi se si sia trattato di un errore ”incredibile" , di una falsa dichiarazione o di una possibile truffa. La parola ai giuristi della Regione Fvg.
