“Oggi abbiamo visto nascere il Consorzio Riso Friuli Venezia Giulia, una realtà che nasce per valorizzare una delle colture più identitarie del nostro territorio e sostenere chi, ogni giorno, lavora la terra con passione e competenza. Essere parte di questo progetto sin dalle sue origini è motivo di grande soddisfazione. l Friuli Venezia Giulia ha tutte le carte in regola per crescere puntando sull’agricoltura di qualità, sull’innovazione e sul legame profondo con le proprie radici. Grazie a chi ha creduto e investito in questa visione”. Con questo post su Facebook, l'eurodeputato Alessandro Ciriani rende omaggio al presidente regionale Fvg di Copagri Valentino Targato per il pranzo consumato ieri assieme al fratello Luca Ciriani, Ministro per i rapporti con il parlamento, a casa di Gianluigi D'Orlandi. A pesare, invece, è stata l'assenza del governatore Massimiliano Fedriga e dell'assessore regionale all'agricoltura Stefano Zannier, entrambi leghisti. Insomma non è stato molto difficile cogliere la forzatura con cui Targato ha voluto incasellare il Copagri dentro il recinto di Fratelli d'Italia, per quanto il grosso del sindacato a livello nazionale sia su posizioni piuttosto laiche ed eterogenee. E che dire degli altri sindacati più importanti come Confagricoltura e Coldiretti che hanno scoperto che il consorzio del riso friulano è nato sotto una bandiera politica ben precisa? Una prima gaffe Valentino Targato la aveva compiuta lo scorso 3 luglio quando sotto il logo, a carattere cubitale, del Copagri aveva organizzato una tavola rotonda intitolata “Agricoltura ed Europa” con relatori i patrioti Alessandro Ciriani e Luca De Carlo (presidente commissione agricoltura al Senato) presso la Cantina di Rauscedo a Codroipo; poco dopo la pubblicazione della prima locandina fu costretto a correggerla, eliminando il logo del Copagri e la presenza del suo direttore e intitolandola “Riformiamo l'Europa”.
