Ultimamente molti storici locali pubblici udinesi hanno lamentato una serie di controlli da parte della Polizia Locale a cui non erano abituati. Va bene controllare, certo…purchè le verifiche siano fatte ovunque e con pari intensità. Invece improvvisamente il sindaco De Toni e l'assessore Venanzi avrebbero riscontrato bar con musica troppo alta e intralci alla viabilità causati dalle clientele nella tarda serata. E che dire dell'affidamento degli spazi pubblici? Per qualcuno è impossibile montare una bancarella in Piazza San Giacomo, piuttosto che in Piazza XX Settembre, a causa delle regole rigide della soprintendenza. Ambulanti a cui è vietato tutto, ambulanti a cui è concesso tutto. Chi conosce la storia amministrativa di Udine ricorderà che il mercato della frutta e il mercato del pesce erano stati fatti spostare da Piazza San Giacomo e da Piazza XX Settembre per evitare che l'acqua ghiacciando rovinasse la pavimentazione o che i ferri delle baracche graffiassero le pietre. Come è possibile allora, che adesso un'impattante pista di ghiaccio sia stata autorizzata in piazza XX settembre? Chi ha autorizzato la messa in sicurezza dell'impianto con tanto di prese elettriche e cavi a portata di mano di qualunque bambino? Da quanto tempo non viene effettuato un controllo igienico nei vari centri di preghiera dove viene somministrato cibo senza regolare autorizzazione a cucinare? I circoli culturli di sinistra frequentati da richiedenti asilo, i locali di kebab in Borgo Stazione e certi supermercati che vendono cibo africano in viale Leopardi e viale Europa Unita a che controlli sono stati sottoposti dall'amministrazione comunale?






